Ben 14 anni sono passati da “Cattivo come il pane” l’articolo nel quale esponevo i miei studi iniziali sulla malnutrizione conseguente la Rivoluzione Agricola iniziata 12.000 anni fa che non solo ha condannato alla insostenibilità la vita degli umani ma addirittura ha compromesso e resa precaria l’esistenza stessa del nostro pianeta.
Ben 14 anni sono passati da “Cattivo come il pane” l’articolo nel quale esponevo i miei studi iniziali sulla malnutrizione conseguente la Rivoluzione Agricola iniziata 12.000 anni fa che non solo ha condannato alla insostenibilità la vita degli umani ma addirittura ha compromesso e resa precaria l’esistenza stessa del nostro pianeta. Il mio lavoro iniziale si articolava – come ebbi modo di verificare più avanti - nel campo della biologia evoluzionistica, la disciplina che accantonate storia e abitudini ci mostra l’uomo e la natura nella loro vera essenza e prospettiva. Qualche anno più tardi questi temi furono approfonditi e meglio delineati nella ricerca “La dolce catastrofe” che partendo dalla oramai pandemica Sindrome Metabolica analizzava e chiariva fatti e misfatti del sistema agricolo e delle sue catastrofiche ripercussioni sulla nostra esistenza. La relazione cibo – salute inscindibile paradigma della nostra esperienza su questo minuscolo e sperduto quarto pianeta del sole continua ad essere al centro dell’attenzione di tutti. Ed esattamente come ogni forma di vita è soggetta a leggi evoluzionistiche per cui anche il nostro modesto contributo - che a suo tempo definimmo Evo Diet - si è sviluppato e cresce in relazione alla pressione ambientale. Rivediamone le basi e allarghiamone i significati.
