L'arte del warm up

L'arte del warm up

Molti si chiederanno che rapporto possa esistere tra Biologia Evoluzionaria e Arte, l’arte del warm up appunto. Il legame in realtà è molto più stringente di quanto comunemente si possa pensare. Come credete che i nostri progenitori dagli Australopitechi quattro milioni di anni fa siano sopravvissuti – egregiamente a quanto ci risulta – e si siano evoluti fino ai superbi Heidelbergensis...

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Molti si chiederanno che rapporto possa esistere tra Biologia Evoluzionaria e Arte, l’arte del warm up appunto. Il legame in realtà è molto più stringente di quanto comunemente si possa pensare. Come credete che i nostri progenitori dagli Australopitechi quattro milioni di anni fa siano sopravvissuti – egregiamente a quanto ci risulta – e si siano evoluti fino ai superbi Heidelbergensis per imbastardirsi nel Sapiens Domesticus (il paragone col sus domesticus non è azzardato né casuale) 12.000 anni fa? Secondo voi sono sopravvissuti, si sono riprodotti ed evoluti grazie a studi profondi di ogni branca della scienza, grazie alla comprensione della trascrizione genetica del DNA, grazie alle tabelle del valore nutrizionale degli alimenti oppure lo hanno fatto usando quello che oggi si chiama con disprezzo istinto? Si tratta ovviamente di una domanda retorica che non richiede risposta...vedete, il corpo di ogni essere vivente è una struttura meravigliosa. Pur essendo formato solamente da quattro semplici elementi, un guscio di azoto, riempito di acqua – ossigeno e idrogeno – al quale il fosforo dà la vita è così complesso che la via Lattea nella sua vastità impallidisce al confronto. Apparati sensori, motori, respiratori, cognitivi sono coordinati da un grumo piccolissimo di neuroni – amigdala, talamo, ipotalamo che tramite la connessione ipofisaria e i miliardi di fibre afferenti alla corteccia rendono percepibili, interpretabili e preordinabili le risposte che consentono di interagire sia con l’ambiente interno che esterno al nostro organismo. Questo è l’istinto, un sistema immensamente complesso che consente ad ogni organismo le due funzioni per le quali esiste: sopravvivere e riprodursi (e in ultima analisi migliorarsi attraverso l’evoluzione). Cos'è l'arte se non una esasperata sensibilità ai colori, ai suoni, alle forme, alle emozioni e ai sentimenti? Ecco il warm-up è appunto un arte. Con le sue regole e i suoi sistemi certo, li vedremo più avanti, ma senza la propriocezione, la capacità di interpretare e rispondere alle sensazioni, agli stimoli del corpo cessa di essere quella macchina raffinata che consente la massima prestazione, anzi rischia di ostacolarla. Nell’esercizio breve, esplosivo e portato al cedimento contro resistenze massimali, volgarmente detto body building voi fate all'amore col vostro corpo, ne ascoltate ogni sussulto, ogni sensazione, seguite l’onda senza opporvi alla corrente. Sarete duri, determinati, decisi ma mai, mai contro il vosto corpo che dovrete invece assecondare e domare per portarlo come un puledro imbizzarrito fino alle sue massime capacità. Un processo che è premiato dal piacere, quindi dimenticate la sofferenza dei contadini e dei podisti disgraziati, perché quando vi allenate dovete solo ed esclusivamente godere. Solo il piacere porta risultati, solo dal piacere si genera la vita. La sofferenza è un vicolo cieco senza via d’uscita.

 

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